Secondo i dati Istat pubblicati nel novembre del 2006, i maggiori valori di dispersione si sono registrati in Puglia (46,3%), i più bassi invece in Liguria (19,1%), Trentino (20,2%) e Lombardia (22%).
In particolare, l'Acquedotto Pugliese ha presentato la massima percentuale di dispersione, pari al 49%, seguito da Asm (Brescia) con il 33,3% e Acea (Roma) con il 32,3%. Il valore più basso è stato raggiunto nel 2005 da Mm di Milano (11,2%), che però ha registrato un'elevata crescita delle dispersioni, pari al 29,7%, tra il 2003 e il 2005, pur in presenza di una rete di lunghezza invariata. Altrettanto notevole la crescita delle dispersioni di Hera (Bologna e Modena), pari al 24,5%.
In generale, le società sono riuscite a ridurre di circa 0,4% le perdite e la società più efficiente sotto questo punti di vista è stata Arin, l'Azienda delle risorse idriche di Napoli, con una riduzione delle perdite del 26,7%. (ANSA)
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