Quindici siti per centrali nucleari di piccole dimensioni, 12 siti per centrali nucleari piu' grandi. La mappa e' stata stilata provocatoriamente da Fabio Roggiolani, consigliere regionale toscano dei Verdi, responsabile nazionale energia del Sole che ride e candidato alla Camera per la Sinistra Arcobaleno. ''Abbiamo fatto fare questo studio - afferma Roggiolani - dopo il ritorno al nucleare bipartisan, proposto da Guido Possa di Forza Italia e subito accettato dal ministro Pierluigi Bersani. Vediamo se gli elettori di quelle zone vogliono un futuro nucleare o uno basato sulle rinnovabili''. I siti vanno da nord a sud: Trino (Vicenza), Fossano (Cuneo), Caorso (Piacenza), Monfalcone (Gorizia), Chioggia (Venezia), Ravenna, Scarlino (Grosseto), San Benedetto (Ascoli Piceno), Latina, Garigliano (Caserta), Termoli (Campobasso), Mola (Bari), Scanzano Jonico (Matera), Palma (Agrigento) e Oristano. Sono stati individuati tramite una ricerca commissionata a Francesco Meneguzzo del Cnr, che ha valutato la popolosita', il rischio sismico e il rischio alluvionale. Nella relazione dello studio, Meneguzzo precisa anche che ''il costo del nucleare e' molto superiore alle alternative esistenti''. ''Siamo nelle condizioni - conclude Roggiolani, che ha partecipato a una manifestazione sulle rinnovabili a Firenze - di produrre la stessa quantita' di energia con il solare e l'eolico''. (ANSA)
PS: Senza parlare dei siti di stoccaggio delle scorie radiottive. Quale sarà "la discarica" disposta ad accoglierli? (RG)
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