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L'Australia, membro ufficiale del patto di Kyoto da oggi, 90 giorni dopo la ratifica depositata all'Onu dal nuovo governo laburista, e' sulla strada buona per raggiungere il suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra, dell'8% sopra i livelli del 1990, entro l'anno 2010. Lo ha assicurato oggi in parlamento il premier Kevin Rudd citando modelli elaborati per il governo. ''Da oggi l'Australia diventa ufficialmente parte della soluzione globale al cambiamento climatico, e non solo parte del problema, perche' da oggi entra in vigore la nostra ratifica di Kyoto'', ha detto. Intanto uno studio del Climate Institute mostra che il 64% degli australiani e' a favore dell'adesione a Kyoto, solo il 7% e' contrario, e il 29% ancora indeciso.
Secondo il sondaggio di oltre 1200 persone sopra i 18 anni, il 73% sostiene che l'Australia debba assumere un ruolo mondiale di guida nelle energie rinnovabili, e introdurre misure piu' forti contro l'inquinamento da gas serra. Il 90% vuole che il governo renda le case piu' efficienti in termini di energia, l'88% che la nuova produzione di elettricita' venga da energia pulita o rinnovabile'', e l'87% chiede misure governative per ridurre le emissioni dalle auto. ''I dati del sondaggio sono enfatici', ha detto il direttore del Climate Institute, John Connor. ''L'opposizione alla ratifica di Kyoto e' svanita, ed emerge una voglia di misure forti sul cambiamento climatico'', ha aggiunto, accennando al rifiuto di ratificare il protocollo da parte del precedente premier conservatore John Howard durante i suoi 12 anni al governo. Il successore Rudd ha ratificato Kyoto in dicembre come primo atto ufficiale, e oltre a adottare i suoi obiettivi ha impegnato il governo a ridurre le emissioni di gas serra, entro il 2050, del 60% rispetto ai livelli del 2000. (ANSA)
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