Ue: ripuliamo i cieli d'Europa

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Giovedì, 6 Marzo 2008

BRUXELLES, Belgio -- Dal 1990 al 2005 le emissioni di anidride carbonica causate dai voli aerei europei sono aumentate del 73 per cento. E' questo quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente. Stando ai dati, entro il 2020 le emissioni di Co2 potrebbero toccare i 284 milioni di tonnellate.

I dati sono allarmanti. Le emissioni di anidride carbonica, a cui contribuiscono anche le carenze del controllo aereo, aumentano ogni giorno di più e se a quelle causate dagli aerei si aggiungono quelle

provenienti da treni, auto e navi, si può comprendere come la situazione sia davvero preoccupante.

"C'è bisogno di fare molto ma sta accadendo poco", dicono gli esperti dell'Agenzia europea dell'ambiente. In realtà un piano contro i cieli inquinati esiste già. A dicembre ha avuto il consenso dei ministri dell'Ue e nel 2012 dovrebbe entrare in vigore. Il piano politico prevede che le compagnie aeree in arrivo o in partenza dall'Unione europea limitino le emissioni ai livelli del 2004-2006.

L'Ue ha anche lanciato da poco "Clean sky", un progetto di ricerca che costerà 1,6 miliardi di euro, per studiare gli aerei "ad ala intelligente" o quelli fabbricati con materiali superleggeri. Il piano, che coinvolge 54 industrie di 16 paesi, ha come obiettivo la riduzione dell'80 per cento degli ossidi di azoto, il dimezzamento delle emissioni di Co2 e del rumore esterno.

Greta Consoli

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