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Terremoto sull’Appennino tosco-emiliano. Alle prime ore dalla mattina una forte scossa ha fatto prima tremare il bolognese estendendosi poi alle regioni più a sud. Quattro in tutto le scosse registrate, la prima alle 6,14, seguita da una alle 7,29. Quelle più forti, che hanno fatto registrare una magnitudo pari a 4,2 gradi della scala Richter, si sono invece sentite alle 8,43 e alle 9,45 circa.
Nitida quindi la sensazione tra la popolazione che ha avvertito
distintamente il movimento tellurico.
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L’epicentro del sisma è stato più vicino ai comuni di Fiorenzuola, Scarperia, Barberino del Mugello, San Piero a Sieve e Munghe d'Oro. La scossa però è stata avvertita anche nella zona di Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro e Loiano. Anche nella città di Bologna però la terra ha tremato e soprattutto chi si trovava ai piani più alti dei palazzi ha potuto accorgersene.
La scossa è stata poi seguita da una scia di altri piccoli movimenti di minore intensità, molti dei quali sono stati avvertiti soltanto dagli strumenti ma non dalla popolazione.
Molta paura ma nessun serio danno a cose o persone. La Protezione civile si è messa subito all’opera per verificare eventuali conseguenze agli edifici. Molte le segnalazioni fatte dalla popolazione ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine, ma nessuno ha poi richiesto un intervento. Alcune scuole sono state evacuate nel Mugello e le persone sono scese in strada, ma non si è registrato nessun ferito e solo qualche lieve danno ai fabbricati.
A fomentare il panico sono state anche le "false notizie su un prossimo evento catastrofico" che stanno circolando con sms e telefonate. Questa eventualità è stata però smentita dalla protezione civile e dalla prefettura di Firenze. "Si tratta di uno sciame sismico e, al momento, l' evento - dicono dalla prefettura - non desta per gli esperti alcuna preoccupazione".
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