Esso si basa sull'utilizzo dei nanocristalli come semiconduttori, che, se applicate agli impianti fotovoltaici, sarebbero in grado di triplicare la capacità di energia solare.
Il fenomeno, già ribattezzato dagli studiosi "effetto valanga", è già stato individuato in passato: nel 2004 una ricerca del National laboratories di Los Alamos, in Nuovo Messico, ipotizzava che, grazie ai nanocristalli, le prestazioni dei pannelli solari miglioravano. Ora è arrivata la prova scientifica, nonostante si tratti di un incremento inferiore a quello ipotizzato dagli esprti quattro anni fa.
L'importanza della scoperta, che sarà pubblicata sulla rivista Nano Letter, è da legare all'altissimo costo degli impianti per l'energia solare. Insomma, si spende tanto per ottenere una quantità di energia abbastanza limitata. Le prime sperimentazioni del sistema messo a punto dagli studiosi olandesi inizieranno a breve.
Valentina Corti
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