Nucleare, scontro fra Rubbia e Veronesi

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Lunedì, 26 Maggio 2008

ROMA -- Scontro verbale sul nucleare fra Umberto Veronesi, medico, e il premio Nobel Carlo Rubbia. Secondo il chirurgo "il nucleare è una scelta inevitabile e sicura", ma Rubbia non è d'accordo: "Veronesi si occupi di oncologia", ha detto il Nobel per la fisica. La lite si è consumata fra un convegno e l'altro dopo l'annuncio del ministro Scajola di voler costruire nuove centrali nucleari in Italia.

Il nucleare divide. Un parere molto favorevole al progetto della realizzazione di impianti nucleari di ultima generazione nel nostro Paese arriva da Umberto 

Veronesi, che ha commentato così l'annuncio del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola: "Il nucleare è una scelta inevitabile e sicura, per tutto il mondo e per l’Italia in particolare", ha detto l'oncologo.

Ma Carlo Rubbia non la pensa allo stesso modo. Anzi. Da anni è impegnato nella progettazione di nuove centrali solari a concentrazione e alle dichiarazione di Veronesi ha risposto in modo molto deciso: "Veronesi si occupi di oncologia, dove riesce benissimo, lasciando il nucleare a chi ne ha competenza", ha detto il Nobel italiano. Il medico non ha replicato perché non vuole alimentare la polemica.

Già l'anno scorso Veronesi si era detto d'accordo con il nucleare: il 29 maggio, alla presentazione della Conferenza mondiale sul futuro della scienza di Venezia con Marco Tronchetti Provera, aveva lanciato l'idea della realizzazione di dieci centrali Epr (come quelle esistenti in Finlandia e Francia) nel nostro Paese entro dieci anni. Al contrario Rubbia pensa che l'energia dell'atomo vada sostituita con una fonte più sicura ed efficiente.

La pensa come Veronesi invece Paolo Fornaciari, ingegnere membro del Progetto Unificato Enel, che insorge contro il premio Noebl per la fisica: "Rubbia? Ma se non ha mai progettato nemmeno un chiodo di una centrale nucleare ha detto Fornaciari -. Lui è un fisico delle particelle, di centrali nucleari non se ne intende affatto".

Anche secondo Fabio Pistella, fisico per anni direttore generale dell'Enea, Rubbia è troppo rigido: "Il nucleare è una terra di confine. E il cittadino si aspetta un contributo sia da Rubbia sia da Veronesi. Il primo è competente sui fenomeni della fissione, il secondo sulle conseguenze", ha precisato Pistella. Come per Pistella, anche per Roberto Petronzio, bisogna ascoltare il parere di tutti gli studiosi: "Per formarsi un’opinione corretta valutare opportunità e rischi, è utile ascoltare tutti gli esperti con formazione scientifica", spiega Petronzio.

D'accordo, ma solo in parte, con Rubbia è Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: "Sono d’accordo con Rubbia quando dice che devono pronunciarsi gli esperti; ma a rigore di termini nemmeno lui è un ingegnere nucleare. Per conto mio sono favorevole al ritorno delle centrali che però arriveranno fra dieci anni", ha detto Boschi.

Valentina Corti

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