Martinsicuro: l’erosione avanza ancora, spiaggia ko

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Mercoledì, 21 Maggio 2008

 

Erosione, alghe e scogli che stazionano lungo la riva sono solo alcuni dei problemi più evidenti con cui fanno i conti i concessionari di spiaggia del litorale nord di Martinsicuro. Gianfranco Cellini della Fab, titolare dello stabilimento "Portofino", e Massimo Ciriaco di "Bagni Massimo" raccontano di non poter posizionare gli ombrelloni sia perché manca spiaggia, erosa dalla furia dell'Adriatico, sia perché nel pezzettino libero stazionano dei massi posti a dicembre a protezione degli stabilimenti. Si tratta di una fascia di scogli posizionati, a fine 2007, lungo la spiaggia nord per evitare che le mareggiare raggiungessero le fondamenta degli chalet. Con l'arrivo della primavera si è resa necessaria la loro rimozione. Ma nonostante si sia già arrivati a metà maggio i massi continuano ad adornare il litorale.

"Un ringraziamento a questa amministrazione è d'obbligo - dice Ciriaco - visto che per la prima volta qualcuno ha pensato a proteggere le nostre strutture, ma ora è il momento di togliere gli scogli perché dobbiamo piantare gli ombrelloni".

Più esasperato appare Gianfranco Cellini che dichiara di aver perso metri di arenile e mostra una spiaggia invasa dalle alghe che si depositano, copiose, lungo la porzione di litorale dello chalet "Portofino".

"Basterebbe - dice il referente della Fab - chiudere o meglio collegare queste due scogliere (indica con un dito le due di fronte a "Bagni Massimo", ndr) per evitare problemi legati all'erosione".

Di certo l'estate 2008 non sarà ricordata come la più felice per gli operatori balneari. Il mare continua ad erodere spiaggia e diversi stabilimenti hanno redatto un'autocertificazione con la quale domandano alla Regione Abruzzo una compensazione. In pratica non avendo più, davanti a sé, litorale su cui posizionare gli ombrelloni, chiedono di ottenere altre porzioni laterali di spiaggia. Quasi tutti i concessionari hanno certificato i danni subiti dall'erosione, come da sei anni a questa parte, e aspettano la risposta della Regione Abruzzo.

Il tutto in attesa che siano compiute le opere di ripascimento morbido (la sabbia staziona ancora al porticciolo) nonché interventi strutturali che possano salvaguardare soprattutto la zona del litorale di Martinsicuro, quella più colpita dalla furia dell'Adriatico.

Si attende, infatti, un progetto gemello al "Ricama", la grossa opera antierosione portata avanti dalla Regione per Villa Rosa, anche per Martinsicuro. In modo che non si abbiano figli e figliastri. Del resto i problemi sono reali ed è possibile toccarli con mano, basta farsi una passeggiata sul lungomare e notare, in qualche caso, la completa assenza di spiaggia. (G.Caioni - corriereadriatico.it)

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