"Una spiaggia eco-sostenibile per il bene della città"

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Martedì, 20 Maggio 2008

 

A chiederlo è il gruppo consiliare dei Verdi che, in vista della stesura del nuovo Piano di Spiaggia, ha presentato al Sindaco un documento con alcuni suggerimenti. "Gaspari li ha recepiti al 100%", fanno sapere Marinucci e Canducci.

Undici punti. Undici piccoli/grandi suggerimenti che i Verdi di San Benedetto si sentono di dare al Sindaco ed a tutta l'Amministrazione per realizzare un Piano di Spiaggia all'avanguardia, al passo con altre importanti località turistiche italiane ed europee. "Il filo conduttore dei nostri suggerimenti - spiegano il Consigliere Andrea Marinucci e l'Assessore all'Ambiente Paolo Canducci - è la speranza che la spiaggia torni ad essere vissuta da tutti i cittadini, nel pieno rispetto delle regole".

I due amministratori ricordano la lotta dello scorso anno sugli abusi edilizi perpetrati da alcuni chalet: "E' stata una battaglia non contro i concessionari di spiaggia ma a favore della legalità. Anche se si ritengono sbagliate, le regole devono essere rispettate", precisano Marinucci e Canducci, sottolineando che, dopo un iniziale muro contro muro tra l'Amministrazione ed i concessionari, la situazione è andata migliorando.

Tornando sulle proposte per il futuro Piano di Spiaggia i Verdi punteranno sulla qualità del servizio ricettivo degli chalet che dovrà però andare necessariamente a braccetto con delle strutture a basso impatto visivo ed ambientale. Il Nuovo Piano di Spiaggia dovrebbe essere operativo per la prossima stagione. Invece saranno quasi certamente operative già da quest'anno due novità che i Verdi porteranno al voto del prossimo Consiglio Comunale, in programma per il 27 maggio. Si tratta della raccolta differenziata in spiaggia, con appositi cestini per carta, vetro, plastica ed alluminio e la delimitazione chiara ed immodificabile delle spiagge libere, tramite paletti bianchi e cordoni blu.

Ecco nel dettagli gli undici suggerimenti:

  1. ogni previsione di nuovi spazi ombreggiati occupati da strutture removibili dovrà tenere conto del fronte dello stabilimento balneare, maggiore è il fronte maggiore è la possibilità di realizzare nuove zone ombreggianti, minore è il fronte, molto minore dovrà essere lo spazio concesso, al fine di favorire gli accorpamenti delle concessioni, così da liberare la vista del mare dalla strada e ridurre il numero delle attività

  2. le strutture removibili dovranno essere progettate direttamente sulla sabbia o su una pedana di legno anch'essa poggiata e non fissa. Vietare la realizzazione di una platea di cemento. No anche alle tensostrutture

  3. le strutture removibili non dovranno essere accorpate al corpo dello stabilimento ma distanziate di almeno 50 metri

  4. i gazebo e/o qualsiasi altra struttura dovranno avere una copertura in telo, possibilmente retrattile

  5. i gazebo strutturati a più elementi devono avere i pali frontali, laterali e superiori distanziati di almeno 4/5 metri l'uno dall'altro e le pareti laterali devono restare aperte, o al massimo chiuse con teli trasparenti antivento e antipiaggia retrattili.

  6. Se lo stabilimento intende organizzare serate musicali dovrà necessariamente dotarsi per tutta l'estensione dell'area adibita a tale scopo di tetto suono e/o di qualunque altra tecnologia finalizzata ad eliminare l'inquinamento acustico, comunque nel rispetto dei limiti di orario e di decibel fissati dalla legga nazionale e regionale

  7. Se lo stabilimento intende organizzare serate musicali dovrà versare al Comune un contributo aggiuntivo che servirà a coprire le spese per i controlli notturni dei decibel

  8. Il Piano Spiaggia dovrà prevedere tre/quattro macro-zone sul lungomare all'interno delle quali solo uno stabilimento potrà organizzare serate musicali, nel rispetto comunque delle norme vigenti in materia di rumori e orari

  9. La possibilità di istallare strutture removibili dovrà essere subordinata alla loro temporaneità e alla dotazione dello stabilimento di un impianto solare termico per acqua calda e/o solare fotovoltaico

  10. I tetti degli stabilimenti NON potranno essere utilizzati per istallare coperture di alcun tipo (ombrelloni, gazebo, tende, ecc) a dovranno restare liberi, utilizzabili solo per pannelli solari termici e/o fotovoltaici

  11. Eventuali interventi volti a permettere la messa a norma di aree destinate a cucine e/o bar che comportano aumenti di volume dovranno essere strettamente limitati a tali scopi e prevedere il vincolo di destinazione per almeno trent'anni.

Infine i Verdi sottolineano l'importanza di individuare presto altre zone della città dove concentrare le attività di svago notturno. Viene vista con particolare favore l'area portuale, strategicamente vicina al centro cittadino ma lontana da abitazioni, alberghi e residence. "Così si eviterà - concludono Marinucci e Canducci - che d'estate tutta la capacità attrattiva della città si concentri sul lungomare". (di Marco Braccetti - ilquotidiano.it)

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