Acqua: ISTAT, solo il 70% arriva agli utenti

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Marted́, 13 Maggio 2008

Appena il 70% (esattamente il 69,9%) dell'acqua immessa in rete nel 2005 e' stato effettivamente erogato agli utenti finali. Il dato e' contenuto nelle ''100 Statistiche per il Paese'' dell'Istat. Tra le regioni piu' efficienti si registrano quelle del Nord, in particolare la provincia di Bolzano (86%), la Liguria (80,9%) e la Lombardia (78%). Tutte, eccetto il Friuli-Venezia Giulia (al 66,5%), si collocano nelle classi piu' alte, con valori percentuali che in molti casi superano, gia' nel 2005, il valore target fissato per le regioni del Mezzogiorno (che avranno l'obbligo di raggiungere il 75% entro il 2013). Le regioni del

Centro si trovano anch'esse in una situazione abbastanza soddisfacente, eccetto il Lazio (66,8%), anche se nel complesso la ripartizione si attesta poco al di sotto del 70%.

Le regioni del Mezzogiorno, invece, si discostano ancora sensibilmente dal raggiungimento dell'obiettivo: nel complesso si attestano a circa il 63 per cento. Valori superiori alla media, ma ancora al di sotto del valore target, caratterizzano la Calabria (70,7%), la Sicilia (68,7%), la Basilicata (66,1%) e la Campania (63,2%). Di contro le regioni piu' distanti dal raggiungimento dell'obiettivo sono Abruzzo, Puglia e Sardegna; La Puglia in assoluto e' quella che presenta il valore piu' basso (53,7 per cento nel 2005). Da segnalare inoltre che il confronto con i livelli del 1999 mostra un generale peggioramento, ad eccezione di poche realta' regionali: Valle d' Aosta, province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Puglia e Sicilia.

 

La percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale - sottolinea l' Istat - quantifica l'efficienza della rete di distribuzione in base ai flussi di acqua potabile destinata ai consumi, anche se computa tra le perdite la componente destinata agli usi pubblici. E' un indicatore introdotto solo di recente a livello nazionale e fa parte del set di indicatori per gli obiettivi di servizio previsti nel Quadro Strategico Nazionale per le politiche di sviluppo regionale 2007-2013. Sebbene l'Italia abbia un patrimonio idrico notevole grazie alla presenza di numerosi bacini di approvvigionamento sia sotterranei sia superficiali - rileva infine l'istituto di statistica -, in alcune regioni si presenta ancora una carenza d'acqua destinata al consumo umano, molto spesso imputabile anche al cattivo funzionamento della rete di approvvigionamento e di distribuzione.

 

ACQUA EROGATA PER IL CONSUMO UMANO PER REGIONE - ANNI 1999 E 2005: REGIONI 1999 2005 % PIEMONTE 76,1 71,7 -4,4 VALLE D'AOSTA 64,5 68,9 4,5 LOMBARDIA 79,7 78,0 -1,7 LIGURIA 81,0 80,9 -0,1 TRENTINO-ALTO ADIGE 75,7 79,8 4,0 BOLZANO 78,0 86,1 8,1 TRENTO 73,9 75,6 1,7 VENETO 72,1 74,4 2,3 FRIULI-VENEZIA GIULIA 70,0 66,5 -3,5 EMILIA-ROMAGNA 76,2 72,4 -3,8 TOSCANA 75,5 70,2 -5,3 UMBRIA 73,5 68,1 -5,4 MARCHE 79,5 75,7 -3,8 LAZIO 69,8 66,8 -2,9 ABRUZZO 61,1 59,1 -2,0 MOLISE 63,2 61,4 -1,8 CAMPANIA 66,9 63,2 -3,7 PUGLIA 50,5 53,7 3,2 BASILICATA 66,2 66,1 -0,2 CALABRIA 75,0 70,7 -4,3 SICILIA 66,4 68,7 2,3 SARDEGNA 59,8 56,8 -2,9. (ANSA). Y95-GU

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