Nucleare: incidenti francesi da non sottovalutare

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Mercoledì, 30 Luglio 2008

Basta dire ''non e' successo niente'' a Tricastin. I continui incidenti all'impianto nucleare francese non sono ''liquidabili'' con un'espressione del genere, commenta Giuseppe Onufrio, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia. ''La prima perdita di liquidi contenenti uranio - precisa Onufrio in nota - ha fatto scattare misure di radioprotezione nei confronti della popolazione, vietando l'uso dell'acqua di falda, la pesca e il nuoto nei corsi d'acqua. Il secondo incidente ha contaminato, inoltre, un centinaio di lavoratori con livelli di radioattivita' sopra la media consentita che, per gli addetti ai lavori, e' 20 volte superiore alla dose massima per la popolazione.'' ''In questi giorni - conclude Onufrio

- si sono anche verificati altri due ''eventi'' in Francia: alla centrale Edf di Saint-Alban (Liguadoca-Rossiglione) sono stati contaminati 15 lavoratori e c'e' stata una perdita di liquidi radioattivi all'impianto di fabbricazione del combustibile di Areva a Romans-sur-ise're

Lo ''stillicidio'' di allarmi alla centrale di Tricastin dimostra che il nucleare e' ''estremamente'' pericoloso e che bisognerebbe, piuttosto, investire su altre fonti energetiche. Lo ha dichiarato la portavoce dei Verdi Grazia Francescato, che ha aggiunto in una nota: ''Questa e' una riprova che il nostro no all'atomo non e' affatto ideologico, ma che si basa su dati scientifici''. ''Bisogna investire con forza sull'efficienza energetica e sulle energie rinnovabili, invece di continuare con questa follia del nucleare pericoloso'', ha concluso Francescato, specificando che, ''come dimostra lo studio presentato nei giorni scorsi all' European Open Forum di Barcellona, sarebbe sufficiente catturare lo 0,3% della luce del Sahara per soddisfare i bisogni energetici dell'Europa e senza emissioni nocive''.

''Cosa succede a Tricastin? Questi allarmi lanciati e subito dopo smentiti non possono essere ignorati. Con il nucleare non si scherza e i cittadini hanno il diritto di essere informati''. E' quanto dichiara Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori. ''La centrale di Tricastin - prosegue Di Pietro - e' situata ai confini con l' Italia. Il governo deve venire in Parlamento e spiegare e chiarire cosa sta effettivamente accadendo. Noi dell'Italia dei Valori abbiamo sempre detto che il nucleare e' un'energia obsoleta e pericolosa e gli incidenti di questi mesi lo dimostrano. Il nostro Paese ha ancora il problema dello smaltimento delle scorie e non puo' rincorrere questa follia. Questa situazione serva da monito a questo governo che ha deciso di farsi ammaliare dalle sirene del nucleare. Occorre investire - conclude Di Pietro - nelle energie rinnovabili, nelle fonti alternative di cui l'Italia e' ricca''. (Ansa)

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