Rapporto dell’OMS su acqua e salute

Aggiorna la pagina

 

Mercoledì, 23 Luglio 2008

ROMA. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato nei giorni scorsi un nuovo rapporto sulle connessioni tra acqua, ambiente e salute. Il rapporto ha nel titolo – Safer Water, Better Health (un’acqua più sicura, una salute migliore) – un’apparente ovvietà, ma nel sottotitolo una precisa indicazione: quasi un decimo delle malattie potrebbero essere evitate in tutto il mondo migliorando l’accesso all’acqua potabile, le strutture igieniche e i comportamenti igienici, la gestione delle acque. In realtà, il rapporto fornisce i dati più aggiornati sul rapporto tra acqua e salute. E sono dati significativi. Ogni anno muoiono, nel mondo, 57 milioni di persone. Di queste morti 3,6 milioni – il 6,3% del totale – sono correlate all’acqua: al mancato accesso all’acqua potabile, o

alla mancanza di servizi igienici in casa, a comportamenti igienici sbagliati o a fattori ambientali, come l’inquinamento. Tra questi morti per cause legate all’acqua, oltre 3 milioni sono bambini. E quasi tutte queste morti sono evitabili.

Le principali cause di morte sono, nell’ordine: la diarrea (con 1,5 milioni di morti di cui 1,4 milioni sono bambini); la malnutrizione (circa 800 mila morti, tutti bambini); la malaria (con oltre 500 mila morti, di cui 482.000 bambini). L’elenco continua con altre cause per così dire minori. Inutile dire che la gran parte delle morti legate all’acqua si verificano nei paesi più poveri del mondo.

Ma l’Organizzazione Mondiale di Sanità calcola anche l’incidenza delle malattie calcolata in DALY (in pratica un anno equivalente di perdita della salute piena). Ebbene, ogni anno nel mondo si perdono 1,5 miliardi di DALY: è come se un abitante su quattro del mondo fosse inabilitato a causa di una qualche malattie, Ebbene, il 9,1% di questi anni di salute piena, pari a oltre 135 milioni di anni/persona sono perduti a causa di malattie legate all’acqua.

Già, ma legate come? Il rapporto dell’OMS ci dice che in alcuni casi il rapporto tra causa ed effetto è lineare e facilmente riconoscibile. Per esempio, 2 miliardi di infezioni intestinali l’anno da nematodi sono causate dalla contaminazione fecale del suolo. Tutte queste infezioni potrebbero essere facilmente evitate con buoni servizi igienici e buone pratiche igieniche (per esempio lavarsi le mani dopo aver frequentato il bagno).

Ma molte infezioni e malattie sono il risultato non lineare di una costellazione di cause legate sia alla mancanza di acqua corrente e pulita, sia alla mancanza di servizi igienici, sia a comportamenti poco igienici, sia, infine, alla cattiva qualità ambientale. Ed è solo agendo, in maniera sistematica ed efficace, sull’insieme di questi nodi che sarebbe possibile – sarebbe possibile con poche risorse – evitare la gran parte delle morti e la gran parte dei DALY.

In realtà, sostiene l’OMS, i numeri che abbiamo dati sono una soglia minima e certa. Sappiamo ancora troppo poco di malattie non immediatamente riconducibili all’acqua. Non sappiamo, per esempio, quanto le malattie cardiovascolari dipendano da quello che potremmo definire lo stress idrico sanitario; non sappiamo quantificare il rapporto tra acqua contaminate da arsenico e cancro; né abbiamo idea di quanto pesi l’eccessiva presenza di fluoro nelle acque in malattie dei denti e dello scheletro. Su questa cause e su altre ancora dovremo studiare, dicono all’OMS.

L’obiettivo sarebbe quello di evitare tutte queste morti che non a caso vengono definite evitabili. L’investimento sarebbe relativamente piccolo e i benefici altissimi. In termini umani, soprattutto: evitare milioni morti e miliardi di anni/persona di invalidità. Ma a anche in termini economici. L’OMS calcola che investendo gli 11 miliardi di dollari l’anno necessari a raggiungere il settimo Millennium Goal (dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua corrente e a servizi igienici minimi) il guadagno annuo sarebbe di 84 miliardi di dollari dovuti: alle minori spese per le cure, alla maggiore produttività delle persone che starebbero in salute e alla ricaduta della migliore qualità dell’ambiente.

Visione ottimizzata 1024x768 pixel

Imposta come tua

"Pagina iniziale"

di Internet Explorer

Webmaster

Disclaimer

by meteorivierapicena.net