Fao: banca dati dei suoli per combattere la C02

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Martedì, 22 Luglio 2008

Dopo gli impegni per le foreste, ora la Fao (Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura) si concentra sul suolo per valutarne le potenzialità ai fini della riduzione di CO2. L’Agenzia propone quindi una nuova banca dati dei suoli mondiali corredata da una mappa mondiale del carbonio, per migliorare la conoscenza attuale e futura della produttività della terra, affrontare il cambiamento climatico e combattere il rischio di erosione del suolo. La mappa, secondo la Fao, consentirà di identificare le zone dove maggiore è l´immagazzinamento di carbonio da parte del terreno ed il potenziale dei suoli attualmente degradati di immagazzinarne altri miliardi di tonnellate.

 

Con queste nuove informazioni sulla natura del suolo si andrebbe a colmare una carenza che, secondo la Fao, ha determinato un´incertezza nel prevedere le potenzialità o i limiti, della produzione agricola e la capacità del suolo di agire da serbatoio per fronteggiare i cambiamenti climatici. «C´è un crescente interesse ad incrementare l´assorbimento di carbonio da parte del suolo che può infatti essere fonte o serbatoio di gas serra, a seconda di come viene gestito - ha dichiarato Alexander Muller, vice direttore generale della Fao - Le proprietà chimiche e fisiche del suolo forniscono anche informazioni specifiche su come il suolo possa servire da filtro per i rifiuti, ospitare organismi ed agire da serbatoio. Maggiori informazioni riusciamo ad avere sulle proprietà del suolo - ha concluso Muller - meglio possiamo valutarne le qualità e le potenzialità per la produzione alimentare».

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