Settanta anni: non andranno oltre le risorse di uranio presenti al mondo che alimentano i 439 reattori esistenti. Ad affermarlo e' Greenpeace che nel corso di una conferenza stampa sottolinea come, secondo l'ultimo rapporto Ianea-Nea (International Atomic Energy Agency e Nuclear Energy Agency), le risorse ''ragionevolmente sicure'' di uranio ammontano a 3,3 milioni di tonnellate. ''Il consumo attuale di uranio e' di quasi 70 mila tonnellate - ha detto Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace sul nucleare - per questo motivo, agli attuali livelli di consumo, le risorse basteranno, al massimo, per 70 anni''. Sul nucleare, pero', secondo Greenpeace, pesano anche altre incognite, come i costi per realizzare un impianto che si discostano notevolmente dai costi previsti. E' il caso dell'Epr (European Pressurized Reactor) francese il cui costo previsto era di 3,2 miliardi di euro, saliti, ''secondo le stime, di 1-2 miliardi'', ha aggiunto Onufrio. A questo, ha riferito Greenpeace, si aggiunge la scarsa sicurezza degli impianti in costruzione. Per l'Epr in costruzione in Finlandia Greenpeace parla di 1500 ''problemi di qualita''' dovuti alla scarsa affidabilita' delle ditte di costruzione alle quali sono stati subappaltati i lavori. (ANSA)
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