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SAN BENEDETTO - Cautela nel consumare le vongole: possono essere mangiate ma debbono essere depurate prima di farlo. Per ottenere una buona depurazione, tra l’altro, non occorrono neppure procedure particolari: basta bollirle o comunque cucinarle. Ma veniamo ai fatti. A seguito di accertamenti che sono stati effettuati da parte dei tecnici dell’Asur 12, ad ogni buon conto, e su conforme proposta della stessa Asur, il sindaco Giovanni Gaspari ha adottato ieri mattina un provvedimento con il quale ordina a chiunque raccolga vongole (Chamelea gallina) nella zona che si estende dalla foce del Fosso delle Tavole, nel Comune di Grottammare, fino al torrente Ragnola del Comune di
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San Benedetto, di sottoporre le stesse a trattamento
di depurazione prima del loro consumo alimentare. Il
provvedimento in oggetto rimarrà in vigore fino a
quando non saranno ripristinate le condizioni di
idoneità igienico-sanitaria, con conseguente revoca
del provvedimento stesso.
Mistero sulle cause che hanno provocato questa decisione da parte del sindaco Gaspari. Di certo si sa soltanto che i tecnici dell’Asur hanno trovato tracce di sostanze inquinanti nello specchio di mare a cavallo tra Grottammare e San Benedetto. Non si tratta certamente di sostanze velenose perchè, in questo caso, il primo cittadino avrebbe vietato sia la raccolta che il consumo delle vongole. Con l’obbligo di depurarle, invece, si vuole solo lanciare un segnale, per quanto forte, ad usare la massima cautela nell’utilizzo dei molluschi a scopo alimentare. A quanto è dato sapere, in ogni caso, vengono svolte opportune indagini per accertare cause ed eventuali responsabilità del fatto inquinante. (corriereadriatico.it)
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