Centrale di Krsko: allarme rientrato

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Venerdì, 6 Giugno 2008

KRSKO, Slovenia -- Ieri, il pensiero di un'altra Cernobyl è passato nella mente di migliaia di persone in Europa. Dall'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Krsko, a circa 130 chilometri da Trieste, è fuoriuscito del liquido. La Commissione europea ha subito lanciato l'allarme nucleare in tutto il territorio dell'Unione, ma fortunatamente l'incubo è durato poco. Ora l'allarme è rientrato.

Paura per un'altra Cernobyl dopo che un incidente nella centrale nucleare slovena di Krsko, ha indotto la Commissione europea a Bruxelles a mettere in moto il

sistema di allerta europea sui rischi radioattivi. Fortunatamente la paura è durata poco e ieri sera l'esecutivo comunitario ha confermato che l'allarme è rientrato.

L'incidente è stato segnalato dalle autorità slovene a Bruxelles alle 17 e 38. In seguito a una perdita nel circuito di raffreddamento dell'impianto è scattato il sistema d'allerta dell'Ecurie (European Community Urgent Radiological Information Exchange), ma subito è stato segnalato che non ci sono state fughe di radioattività. Quindi nessun problema per la popolazione, nè per l'ambiente. E la situazione è apparsa subito sotto controllo.

Dopo l'incidente, la direzione dell’impianto di Krsko ha deciso di intervenire a titolo precauzionale fermando il reattore, al fine di consentire al personale di stabilire le cause della perdita e di effettuare le opportune riparazioni. L'impianto resterà fermo per alcuni giorni.

La Protezione Civile locale non ha ricevuto alcuna richiesta di allerta. Ieri, in serata, la Protezione Civile italiana ha reso noto che non c’è stata "nessuna emissione radioattiva sul territorio italiano". E anche dall'Apat (Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente) sono arrivate rassicurazioni.

Il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ha reso noto che "l'Apat ha confermato che l'incidente non ha riguardato emissioni nell'ambiente circostante di materiale radioattivo, ma si è trattato di una rottura dell'impianto di raffreddamento ad acqua del nucleo produttivo, con versamento dell'apposito liquido contaminato nella vasca esteriore al nucleo appositamente destinata. La vasca ha assorbito completamente il liquido di raffreddamento contaminato, senza alcuna emissione nell'ambiente esterno".

Greta Consoli

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