Secondo il New York Times i livelli di mercurio contenuti nei bocconcini di riso giapponese ricoperti da una fettima di pesce crudo sarebbero di gran lunga superiori a quelli consentiti dall'Environment Protection Agency (Epa), per intenderci quello che in Italia chiameremmo ministero dell'Ambiente.
Una delle specie più colpite dall'inquinamento da mercurio è il tonno. La variante più pericolosa è il tonno di tipo bluefin, cioè il tonno rosso, simile a quello che viene pescato in Sicilia. E'allarme anche per altre tipologie di tonno e il pesce spada.
La colpa non è certo dei ristoratori, ma dell'inquinamento sempre maggiore del mare e dei pesci causato dalle industrie. I dati sono allarmanti: l'indagine del quotidiano americano ha rivelato che nella maggior parte dei venti ristoranti e supermercati considerati nell'inchiesta "un consumo regolare di sei pezzi a settimana supera i livelli considerati accettabili dall'Epa".
"Nessuno dovrebbe mangiare tonno con livelli di mercurio analogo a quello trovato nei ristoranti in questione, più di una volta ogni tre settimane" ha detto Michael Gochfeld, uno degli esperti che ha analizzato i sushi newyorkesi, al New York Times.
Lo studio evidenzia anche che per i pezzetti di riso con pesce crudo venduti in almeno cinque dei ristoranti analizzati, la Food & Drug Administration (Fda), l'agenzia federale sulla sicurezza alimentare, potrebbe decidere il ritiro dal mercato.
"Sono spaventato da quello che mi sta raccontando - ha detto Drew Nieporent, uno dei responsabili del ristorante Nobu Next Door di Tribeca, al giornalista del Nyt - toglieremo dal menu qualsiasi prodotto che possa mettere in pericolo i nostri clienti".
Valentina Corti
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