Ecco l'arcipelago che produce energia

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Mercoledì, 9 Gennaio 2008

LONDRA, Gran Bretagna -- Dall'Inghilterra arriva un'idea che potrebbe cambiare il destino del nostro pianeta. Un "eco-arcipelago", un sistema di isole artificiali che sfruttano la differenza di temperatura tra la superficie del mare e le acque in profondità per produrre energia.

Il progetto si chiama Energy Island, gli ingegneri e architetti inglesi che lo stanno mettendo a punto, spiegano che il principio su cui si basa è l'Otec (Ocean thermal energy conversion).

Si ricava energia dalla differenza di temperatura tra la superficie del mare e l'acqua a una profondità di mille metri.

Nella fascia dei Tropici questa differenza può raggiungere anche i 25 gradi. Per questo motivo, la zona tropicale è sicuramente il luogo ideale per installare il nuovo sistema eco-compatibile.

"In questo modo - spiega l'architetto Alex Michaels, uno degli ideatori del progetto - si potrà produrre energia sfruttando la corrente di acqua calda che corre dai Caraibi fino alle coste dell'Africa occidentale e poi dall'Oceano Indiano fino al Mare del Sud della Cina".

Ogni isolotto, equipaggiato con centrali eoliche, fornaci solari, tubature di profondità, turbine e tecnologia Otec potrebbe fornire 250 megawatt. Con 50 mila Energy Islands si produrrebbe energia sufficiente a coprire il fabbisogno del mondo. E la quantità di acqua dolce, sottoprodotto del procedimento, potrebbe garantirne ad ogni abitante della Terra due tonnellate al giorno. Ognuna delle colonie energetiche sarebbe completata con case e terreni agricoli per 25 tecnici.

"Per secoli abbiamo cercato di dominare la natura - sostiene Michaels - ora la nostra ultima speranza è lavorare con le forze della natura".

I primi finanziamenti potrebbero arrivare da Richard Branson, il miliardario della Virgin che ha lanciato un concorso per un progetto innovativo che permetta di invertire la tendenza del riscaldamento terrestre.

Nel frattempo il governo di Gordon Brown non rimane con le mani in mano. E' appena stato approvato, infatti, il rilancio del nucleare: otto centrali di nuova generazione saranno costruite entro i prossimi vent'anni.

Elisabetta Moretti

 


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