POINT BARROW, Usa - Il surriscaldamento globale minaccia la Terra. Scioglie i ghiacci e... Porta alla luce un'antica necropoli: le tombe degli Inupiat, una popolazione indigena dell'Alaska, che dopo essere state sepolte tra i ghiacci per secoli stanno raffiorando in superficie. Lo straordinario fenomeno è accaduto a Nuvuk, vicino a Point Barrow, il punto più a nord degli Usa.
Un
evento inaspettato. Ma se qualcosa non cambierà presto questi reperti
saranno sommersi dalle acque dell'Artico, sempre più calde a causa del
riscaldamento terrestre.
Nuvuk si trova infatti al punto di congiunzione di due mari, quello di Meaufort e quello di Chucki. Siamo a soli 2mila chilometri dal Polo Nord, in una zona molto esposta ai rischi derivanti dallo scioglimento dei ghiacci.
Tutto è iniziato circa dieci anni fa quando il ghiaccio ha cominciato a sciogliersi portando in superficie i primi cadaveri. Così la citta di Point Barrow si è trasformata in un centro archeologico.
Gli esperti stanno studiando il materiale emerso: le ricerche hanno rivelato che i cadaveri appartengono ai residenti di Nuvuk, una città abiatata fino agli inizi del secolo scorso. Solo in seguito è stata abbandonata dalle poche persone rimaste, che si sono trasferite nella vicina Barrow. Probabilmente le tombe scoperte appartengono al popolo dei Thule, gli antenati degli odierni Inupiat.
Gli abitanti di Nuvok venivano sepolti in casse di legno o di osso di balena e spesso venivano ricoperti da pellicce e pelli. Nelle loro tombe gli archeologi hanno ritrovato alcuni utensili e delle pietre rotonde (che con ogni probabilità venivano utilizzate durante il rito funebre).
I reperti della popolazione artica non sono ancora stati datati, ma gli esperti ritengono che potrebbe trattarsi di un popolo che si è insediato nella zona di Nuvok circa mille anni fa.
