Troppo caldo, in arrivo invasione d'insetti

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Mercoledì, 13 Febbraio 2008

WASHINGTON , Usa -- Dobbiamo stare pronti a un assalto, quasi senza precedenti, di insetti. E’ quanto risulta da una ricerca sulle ricadute dell’aumento dell'anidride carbonica in atmosfera e del conseguente incremento della temperatura terrestre.

I risultati sono conseguenti ad uno studio americano coordinato dall’Università della Pennsylvania e pubblicato sulla rivista dell’Accademia nazionale americana delle Scienze, Pnas.

 

Secondo la ricerca, gli insetti saranno soprattutto erbivori e dunque dovrebbero lasciare in pace l’uomo, ma creeranno gravi danni alle piante, in quanto le assalteranno divorando voracemente le foglie. I danni su tutto l’ecosistema saranno davvero ingenti.

I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver esaminato fossili di foglie risalenti a 55,8 milioni di anni fa, un periodo che corrisponde con il maggiore evento di surriscaldamento della Terra, il Paleocene-Eocene Thermal Maximum (Petm).

Spiega Ellen Currano, uno dei ricercatori: “L'evento durò circa 100.000 anni e fu dovuto ad un aumento improvviso dell’anidride carbonica in atmosfera, comparabile, in quanto a grandezza e tasso di velocità al corrente cambiamento climatico dovuto all’attività umana”.

Analizzando circa 5.000 fossili di foglie relative a prima durante e dopo il Petm i ricercatori hanno notato che la percentuale di foglie rosicchiate o bucate dagli insetti si concentra proprio durante il picco di surriscaldamento (57 per cento) mentre scende nel periodo precedente, il Paleocene (con il 15 per cento) e in quello successivo l’Eocene (33 per cento).

Continua Currano: “Il legame fra surriscaldamento e aumento di voracità degli insetti trova conferma anche da osservazioni che riguardano il presente. Nelle zone tropicali, ad esempio, si registrano i maggiori danni al fogliame delle piante a causa degli insetti erbivori”.

A far aumentare la 'fame' agli insetti, secondo la ricerca, è una questione chimica. Sottolinea la ricercatrice: “Con l’aumento dell’anidride carbonica le piante hanno più facilità a mettere in atto le reazioni della fotosintesi da cui le piante creano il loro nutrimento, gli zuccheri, a partire da anidride carbonica, acqua e luce”.

La conseguenza, sostengono i ricercatori, è che le piante producono meno proteine fotosintetiche e gli insetti hanno a disposizione un cibo più povero di nutrienti. Per cui devono mangiare una quantità maggiore di foglie per assimilare tutte le sostanze di cui hanno bisogno, arrecando danni alle piante.

“L’impatto sull'ecosistema - conclude la Currano - è ingente dal momento che la maggior parte delle specie prese di mira dagli insetti, per esempio le leguminose, sono anche alla base dell’alimentazione di molti altri organismi sulla Terra incluso l’uomo”.

Luigi Bignami

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