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TEXAS, Stati Uniti -- L’Escherichia Coli, uno dei batteri maggiormente utilizzati dall’uomo per la realizzazione di farmaci e sostanze utili è ora in grado di produrre idrogeno in quantità superiori di 140 volte rispetto a qualsiasi altro processo naturale di batteri.
La trasformazione è avvenuta attraverso l’eliminazione selettiva di sei
geni, che ha aumentato enormemente la sua capacità di produrre idrogeno a
partire dagli zuccheri. Lo spegnimento dei sei geni ha consentito anche di renderlo meno nocivo per l’uomo.
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Secondo il ricercatore l’applicazione ideale dell’idrogeno prodotto dall’Escherichia Coli è in situ: “Quando avremo messo a punto la tecnica, in ogni casa potrebbe esserci un piccolo reattore di 80 Kg in grado di produrre tutta l’energia sufficiente al suo mantenimento”, spiega Thomas Wood autore della ricerca presso l’Università di Texas A&M che è stata pubblicata da Microbial Biotechnology.
Daniele Marucci
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