Il Natale sotto il mare delle isole del Pacifico

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Mercoledì, 31 Dicembre 2008

 

Il 23 dicembre il mare aveva allagato vaste aree della costa nord della Papua Nuova Guinea delle sue isole di New Ireland, Tench, Emirau, Punam Pitylich, Nuguria, Mortloch e Tasman e gli atolli Peleau e Luaniua delle Isole Salomone, provocando ingenti danni, la vigilia di Natale è toccato alle isole Marshall. Il governo di questo Stato insulare di appena 181,42 km2, e con poco più di 50 mila abitanti, a Natale ha dichiarato lo stato di emergenza per le inondazioni che hanno costretto alla fuga migliaia di isolani, danneggiato le case e messo in pericolo la salute pubblica.

Oggi il governo di Majuro lancia l´ennesimo appello e sottolinea che «le inondazioni hanno dimostrato quanto siano vulnerabili le nazioni degli atolli del Pacifico occidentale, e quanto lo siano molto anche piccoli cambiamenti nelle condizioni meteorologiche».

Le isole sono state travolte da forti mareggiate che hanno coinciso con l´alta marea e che stavolta hanno colpito duramente i centri abitati di Majuro ed Ebeye che sorgono a meno di un metro sopra il livello del mare.

L´Oceano sempre più spesso danneggia strade ed abitazioni, ma stavolta l´acqua ha spazzato via anche i cimiteri e lo stesso presidente delle Marshall, Litokwa Tomeing, è intervenuto per sottolineare la difficile situazione sanitaria.

Tomeing, che ha dichiarato lo stato di emergenza, ha spiegato che «almeno 600 persone sono state costrette a rifugiarsi nei ricoveri indicati dal governo, in chiese e nelle abitazioni di parenti».

Secondo Deborah Manase, direttrice dell´Office of environmental planning and policy coordination, è sconsolata, visto che l´innalzamento del livello dell´oceano ormai provoca danni notevoli anche in casi come questi «nonostante le onde che si sono schiantate contro le isole fossero molto piccole, di circa cinque piedi. Questo dimostra che siamo estremamente vulnerabili. Se la marea fosse stata solo due piedi più alta, sarebbe stato molto peggio. A livello globale, stiamo cercando di spiegare che il più piccolo cambiamento del livello del mare avrà un grande impatto sulle nostre isole». .

Ma forse queste esotiche avanguardie del cambiamento climatico, che annegano in un tempestoso mare di Natale, sono troppo lontane per essere sentite da questo rassicurante e freddo fine d´anno europeo che ci illude di una normalità climatica perduta. (greenreport.it)

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