Un piano di risparmio energetico rivolto agli hotel di Madrid è stato presentato ed approvato dalla camera di commercio insieme all’amministrazione locale e alla categoria degli albergatori della capitale spagnola. L’accordo che vuole migliorare l’immagine e l’offerta turistica madrileña, è stato firmato dal rappresentante del dipartimento di cultura e turismo, Santiago Fisas, da quello dell’economia, Antonio Beteta, dal presidente della camera di commercio Salvador Santos Campano e da quello dell’associazione degli albergatori, Jesús Gatell.
Il cuore del piano consiste nell’innovazione tecnologica e riguarda l’installazione in 400 strutture ricettive di uno strumento informatico per la gestione energetica. La piattaforma online permetterà agli hotel di inserire e confrontare i dati relativi ai propri consumi permettendo di conoscere le modalità migliori per migliorare l’efficienza energetica.
«Gli alberghi stanno già facendo un grande sforzo. Quello che si richiede loro da adesso è ridurre ulteriormente i consumi di acqua ed energia elettrica, che rappresentano circa il 10% dei costi di ogni struttura», ha dichiarato Fisas.
Quel 10% di riduzione energetica, ha commentato Antonio Beteta, atteso entro il 2012 è possibile solo attraverso politiche mirate al risparmio in settori, come quello alberghiero, maggiormente energivori. Secondo Beteta il piano potrebbe permettere una diminuzione del 18% rispetto ai consumi attuali con un risparmio di 200.000 Kw/h, 70.000 tonnellate di Co2 e 2 milioni di metri cubi di acqua. Un traguardo importante per Madrid, una delle destinazioni europee più richieste dal mercato del turismo culturale che ha visto un incremento numerico di hotel da 253 nel 2003 a 400 nel novembre di questo anno.
Nel piano è previsto l’utilizzo di lampade a basso consumo, l’installazione di pannelli solari e di impianti ad interruzione automatica per l’elettricità quando gli ospiti abbandonano le stanze. Si prevede inoltre l’elaborazione di un vademecum sull’efficienza energetica e riconoscimenti per quelle strutture che riescano a ridurre il proprio impatto ambientale. (Eva Pratesi - greenreport.it)
PS: Noi della Riviera delle Palme a che punto siamo? (RG)
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