"La nostra spiaggia è stata devastata"

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Martedì, 16 Dicembre 2008

 

MARTINSICURO - La spiaggia ridotta all'osso, le cabine che penzolano senza un appoggio e gli operai intenti a posizionare scogliere nella zona nord di Martinsicuro e sud di Villa Rosa. Questo lo scenario che si parava dinanzi agli occhi di chi, ieri mattina, percorreva il lungomare truentino. Uno scenario decisamente triste che ha amareggiato anche il presidente della Pro Loco di Villa Rosa, Armando Tribuiani, solitamente rimasto dietro le quinte e poco avvezzo a far sentire la sua voce. In questa occasione, però, l’associazione non ha voluto tacere e per bocca del portavoce ha espresso il suo punto di vista, raccontando le odisee vissute e lamentando la necessità d'interventi non più tampone. Avendo vissuto negli anni le varie peripezie che vanno, dai mitici sacchi pieni di breccia (siamo andati al mare per qualche anno coi sandali) - spiega Tribuiani - fino allo spettacolare ripascimento dell'arenile dello scorso anno, passando per altri tentativi di arginare l'erosione,

divenuti uno sperpero pazzesco di finanze pubbliche, penso sia venuto il momento di un progetto serio che possa non essere un intervento tampone, ma qualcosa di definitivo.

Le parole del presidente della Pro Loco di Villa Rosa sono quelle di un cittadino comune, provato dalla inutilità di alcuni interventi messi in campo e stufo delle improduttive dissertazioni sul tema erosione. E' una battaglia - prosegue Tribuiani - che l'intera cittadinanza dovrebbe combattere al fianco delle istituzioni, perché l'industria del turismo non è solo degli operatori specifici, ma è qualcosa che interessa e coinvolge tutti noi.

E' la nostra maggiore risorsa - aggiunge parlando dell'industria delle vacanze -. E' la nostra industria più importante e, se riusciremo a farla funzionare al meglio non può che beneficiarne l'intera cittadinanza. Facciamone tesoro.

Il presidente della Pro Loco ammette anche di non essere un tecnico e di non conoscere la strada da seguire ma è certo che se insieme faremo sentire la nostra voce agli organi competenti (Provincia, Regione ed altri), forse potremmo ottenere qualcosa.

Al momento l'unico che ha fatto sentire la sua voce è stato il sindaco, Abramo Di Salvatore, che ha scritto un telegramma all'ingegnere della Regione, Carlo Visca, per chiedere interventi immediati a seguito della violenta mareggiata a cavallo fra giovedì e venerdì notte.

L'ente ha così inviato sul posto uomini e mezzi per posizionare scogliere lungo la spiaggia per evitare che la furia dell'Adriatica compiesse altri danni. Sabato le ruspe erano a lavoro nei pressi della Rotonda di via Filzi mentre ieri mattina si erano spostate a nord nell'area tra il porticciolo e Bagni Massimo, devastata dal maltempo.

Il tutto è stato reso possibile grazie a fondi regionali del settore Protezione Civile, soldi a disposizione per calamità ed emergenze. Nel contempo bisognerà pensare anche ad una revisione dell'impianto fognario del quartiere Tronto che non ha retto alle violente mareggiate, finendo per riversare per strada acqua piovana e liquami di ogni genere. (Gloria Caioni - corriereadriatico.it)

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