Il governatore dello Utah, Jon Huntsman, ha annunciato la decisione di bloccare un piano di smaltimento che prevede l'arrivo nello stato dell'Ovest degli Usa di migliaia di tonnellate di rifiuti nucleari provenienti dall'Italia. ''Come ho piu' volte ribadito, lo Utah non puo' essere la discarica del mondo'', ha detto Huntsman, che fino a ora aveva lasciato al governo federale il compito di decidere sullo smaltimento delle scorie italiane. ''Il nostro paese - ha aggiunto il governatore - ha uno spazio limitato anche per le scorie prodotte a livello domestico e occorre una legge federale per impedire l'importazione di quelle straniere''.
Una societa' specializzata americana, Energy Solutions, ha presentato nei mesi scorsi alla U.S.Nuclear Regulatory Commission (l'agenzia federale che vigila sulle attivita' nucleari) una richiesta di licenza per importare circa 20.000 tonnellate di ''materiale potenzialmente contaminato dall'Italia'', aggiungendo di essere pronta a esportare di nuovo verso l'Italia eventuali materiali che si rivelassero fuori dagli standard previsti dalla legge americana. Dopo il trattamento, circa l'8% delle scorie, pari a 1.600 tonnellate, era destinato a venir stoccato nel deserto dello Utah. L'iniziativa di Energy Solutions ha gia' suscitato proteste di ambientalisti e interrogazioni e petizioni in vari stati interessati (South Carolina, Tennessee e Utah) e nel Congresso di Washington.
Secondo la richiesta di importazione presentata alle autorita' federali da Energy Solutions, si tratta di ''20.000 tonnellate di materiale contaminato radioattivamente che include metalli, grafite, legno, carta, plastiche, resine''. ''Le fonti di questo materiale - afferma la richiesta iniziale, che risale al 14 settembre 2007 - non sono pienamente conosciute al momento di questa richiesta, ma saranno limitate a strutture italiane autorizzate a usare e possedere materiale radioattivo''. Negli allegati alla domanda, vengono indicati come luogo di provenienza otto siti italiani: Trino, Caorso, Garigliano, Latina, Saluggia, Bosco Marengo, Casaccia e Trisaia. (ANSA)
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