Esperto: "Nessuna ragione per l'allarmismo sulle macchie solari"

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Giovedě, 24 Aprile 2008

 

Anche se la questione dell'influenza dell'attivita' solare sul clima e' ancora fonte di dibattito, non c'e' nessuna ragione scientifica che giustifichi allarmi su una presunta glaciazione in arrivo come quello lanciato da Phil Chapman, lo scienziato australiano che ha affermato in un articolo sul quotidiano The Australian che l'assenza di macchie solari prelude a un raffreddamento della Terra. Lo afferma Mauro Messerotti, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e uno dei maggiori esperti europei in questo campo. ''La prima cosa da dire - spiega Messerotti - e' che non c'e' nessuna indicazione del fatto che l'attivita' superficiale del Sole si stia fermando. In questo momento stiamo attraversando un punto di minimo, che peraltro non e' ancora stato raggiunto, ma e' normale.

Le macchie solari hanno un ciclo che dura circa 10,6 anni, ma che puo' variare sia nel tempo che nell'intensita' massima. Stiamo a vedere, ma quello che ci si aspetta e' che le macchie tornino a salire''. La questione dell'influenza dell'attivita' delle macchie solari sul clima e' molto dibattuta, e si susseguono studi spesso contraddittori tra loro: l'ultimo che nega che ci sia un legame e' datato 3 aprile, pubblicato dalla rivista Environmental Research Letters: ''In realta' una connessione c'e' ma la fisica non e' ancora in grado di valutarla correttamente, tanto che anche l'Ipcc raccomanda maggiori ricerche in questo campo - spiega l'esperto - quello che si puo' dire e' che e' sbagliato contrapporre a priori l'effetto delle macchie solari con quello dei gas serra prodotti dall'uomo. In realta' questi due potrebbero sommarsi, e quindi la situazione peggiorare. Non ci sono abbastanza elementi per trarre conclusioni''.(ANSA)

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