L’estratto di equiseto al bando come principio attivo nei prodotti fitosanitari

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Mercoledì, 23 Aprile 2008

La Commissione europea con decisione del 10 aprile 2008 (oggi pubblicata in Gazzetta ufficiale europea) non ha inserito l'estratto di equiseto, la chinina cloridrata e il rotenone nell’apposito elenco delle sostanze attive contenute nella direttiva europea relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. I prodotti fitosanitari sono antiparassiti per le piante utilizzati soprattutto in agricoltura. Possono essere usati per proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirne gli effetti; possono anche favorire o regolare i processi vitali dei vegetali. Poi possono servire per conservare i prodotti vegetali;

per eliminare le piante indesiderate e per eliminare parti di vegetali, frenare o evitare un loro indesiderato accrescimento.

Hanno quindi una multifunzionalità, ma spesso sono sostanze ad elevata tossicità che possono avere effetti indesiderati su organismi viventi (compreso l’uomo). Quindi, proprio perché sostanza potenzialmente pericolosa, gli effetti dell’estratto di equiseto e della chinina cloridrata e in parte anche del rotenone sulla salute umana e sull’ambiente sono stati valutati e non inseriti nell’elenco.

L'Equiseto è un antico remineralizzante con azioni diuretiche e coagulanti il cui uso terapeutico risale ai più antichi trattati di medicina e di cui si tramandano appunto le virtù remineralizzanti, diuretiche ed emostatiche. I greci ed i latini, usavano fare un pastone che somministravano prima e dopo le campagne belliche ai cavalli in modo da assicurare agli animali, una buona riserva di ferro e di energia. La parola 'Equiseto', deriva dal latino 'Equisetum', che si scompone in Equus = cavallo e Saeta = pelo, crine. per la somiglianza della pianta alla coda del cavallo. L'Equisetum arvense contiene flavonoidi, saponosidi (equisetonina), alcaloidi (nicotina) ma soprattutto è ricchissimo in silicati e silicio (sotto forma di silice) arrivando a fornire anche 2-3% di ione silicio elementare; è quest'ultimo principio attivo che conferisce alla pianta le proprietà di remineralizzante per le quali è estremamente apprezzata, con intervento nel processo di calcificazione delle ossa in quanto il silicio ha un ruolo primario nel facilitare il deposito di calcio. Il silicio inoltre rinforza la resistenza dei tessuti connettivi, contribuendo alla costituzione delle cartilagini ed esercitando un'azione antiartritica oltre che di prevenzione osteoporotica.

 

L'Equiseto ha inoltre azione diuretica, grazie alla presenza di flavonoidi (isoquercitina, kaemferolo ma ne sono stati identificati ben quindici tipi diversi) coadiuvati dai sali minerali, che rendono la pianta molto indicata in caso di edemi diffusi, anche post-traumatici o operatori, nonché in tutti i casi in cui sia consigliabile indurre diuresi forzata per la risoluzione di infezioni batteriche o flogistiche dell'apparato urinario. Il silicio contribuisce a eliminare le scorie metaboliche (urea, acido urico, nicotina etc.) con effetto detossificante. La pianta di Equiseto ha anche un'azione emostatica derivante dalla capacità di attivare il sistema di coagulazione fibrinico. Preparazioni ad uso esterno si sono dimostrate efficaci quali terapia di sostegno nel trattamento di ferite a cicatrizzazione difficile. "Fino ad ora" l'Equiseto possedeva un'ottima tolleranza e non presentava particolari controindicazioni, né erano stati riportati effetti avversi in seguito a trattamento. (non deve però essere somministrato in gravidanza e allattamento). L'unica segnalazione di pericolosità è rappresentata dalla possibilità di confusione con un'altra specie di Equiseto, E. palustre, tossica per la presenza di alcaloidi.

Dato che si tratta di un provvedimento che riguarda l'utilizzo di questa estratto come fitopreparato funghicida per l'agricoltura, quale sarà invece la sorte dei numerosissimi prodotti in campo erboristico medicale e cosmetico, rivolti invece all'uomo, normalmente commercializzati che utilizzano l'Equisetum anverse? Un chiarimento in merito è di certo necessario. (RG)

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