Il lungo smantellamento del nucleare civile sovietico

Aggiorna la pagina

 

Martedì, 22 Aprile 2008

Il personale della fabbrica chimica Ucs, nella regione di Tomsk, in Siberia, ha definitivamente fermato un reattore nucleare industriale del tipo Ade-4, in vista di un suo completo smantellamento. Secondo quanto ha detto oggi all’agenzia Ria-Novosti il portavoce dell’Ucs, Alexei Suglobov «il reattore è stato fermato in applicazione dell’accordo intergovernativo russo-americano del 12 marzo 2003 che prevede la cessazione della produzione di plutonio nei reattori Ade-4 e Ade-5 a Seversk, regione di Tomsk (Nella foto), e del reattore Ade-2 a Jeleznogorsk , regione di Krasnoiarsk.

L´arresto del reattore ha avuto luogo domenica. In un prossimo futuro, cominceremo lo scaricamento del combustibile nucleare al fine di mettere le apparecchiature fuori servizio».

A parte l’inquietante assonanza della sigla Ade con l’inferno dei greci e dei romani, lo smantellamento completo del reattore nucleare industriale richiederà molti anni: lo smontaggio dei reattori nucleari russi fermati agli inizi degli anni ’90 non è ancora terminato. Secondo Suglobov «l’ultimo dei due reattori industriali in sfruttamento nella fabbrica chimica della Siberia, ADE-5, sarà fermato il 5 giugno 2008». I reattori industriali sovietici del tipo Ade sono stati costruiti nei primi anni ’60 e alla caduta dell’Unione sovietica e dopo il dramma di Cernobyl si sono rivelati, insieme all’arsenale atomico obsoleto, le strutture nucleari più pericolose da includere nell’accordo con gli Usa per lo smantellamento.

Ci sono voluti più di 15 anni per arrivare a fermarli, ora comincia la lunghissima fase di smantellamento e bonifica dell’area e di smaltimento delle scorie e dei materiali radioattivi. Ma mentre gli Usa (e di riflesso il mondo occidentale) si accollano il pagamento della cessazione del rischio nucleare dell’obsolete centrali sovietiche, dall’altra parte la Russia investe per esportare il nuovo nucleare made in Rusatom nei Paesi in via di sviluppo e gli stessi occidentali, italiani compresi, si buttano nell’avventura del recupero delle centrali nucleari sovietiche nei Paesi ex satelliti dell’Urss.

Visione ottimizzata 1024x768 pixel

Imposta come tua

"Pagina iniziale"

di Internet Explorer

Webmaster

Disclaimer

by meteorivierapicena.net