L'attivita' umana sta causando un tale cambiamento senza precedenti nel clima e nell'ecosistema, accompagnato da estinzioni di massa, da aver creato una nuova era geologica, che gia' viene chiamata antropocene. Lo afferma uno dei maggiori scienziati australiani dell'ambiente , il prof. Will Steffen, direttore del Centro studi ambientali e delle risorse dell'universita' nazionale di Canberra. Nel suo intervento al secondo Forum internazionale sulla salinita' ad Adelaide, Steffen ha osservato che il pianeta' e' gia' nel pieno di ''un evento di estinzione di massa indotto dall'uomo'', che puo' solo essere mitigato con drastiche e urgenti misure per ridurre le emissioni. L'era e' iniziata con la rivoluzione industriale e ha accelerato dagli anni '50, quando gli esseri umani hanno cominciato a bruciare piu' combustibili fossili ed a consumare piu' risorse.
Secondo lo studioso, i livelli correnti di estinzione delle specie sono almeno cento volte superiori ai tassi di naturali di perdita. ''Vi sono stati cinque grandi eventi di estinzione nel passato, il piu' famoso dei quali 65 milioni di anni fa ha visto la scomparsa dei dinosauri. Questo attuale sembra essere rapido ed esteso quanto i precedenti, e l'umanita' dovra' lavorare seriamente per proteggere la
biodiversità''. Steffen ha ricordato che sono attualmente a rischio di estinzione fra il 10 e il 30% di uccelli, mammiferi e anfibi, mentre gli argini sul corso dei maggiori fiumi del mondo ha depauperato il 75% delle riserve ittiche. L'impatto umano e' stato particolarmente pronunciato in Australia, a causa del clima altamente variabile, la sua fauna unica e la poverta' del suolo. ''La storia umana e' piena di esempi di civilta' crollate per l'incapacita' a adattarsi a mutamenti ambientali, come i Maya in America centrale, le colonie Norse nel sud della Groenlandia e gli Accadi in quella che ora e' la Siria''. (ANSA)
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