SAN BENEDETTO – E’ ormai veramente conto alla rovescia per lquanto riguarda a ripresa delle attività di pesca. Martedì prossimo, infatti, terminerà il fermo biologico e tutte le imbarcazioni del porto sambenedettese potranno riprendere l’attività di sempre e tornare a gettare in mare le proprie reti.
Va così in archivio la stagione dello stop di pesca con le consuete, e ormai immancabili, polemiche che, quest’anno, sono state notevolmente ridimensionate rispetto agli anni passati. Di certo lo stop della pesca, ed i contributi giunti dal ministero, hanno consentito agli armatori di tirare la classica boccata d’aria, riprendendo fiato e riuscendo a recuperare almeno una parte delle pendenze accumulate con il caro gasolio.
Ma le modalità del fermo biologico sono ancora nell’occhio del ciclone. In molti, infatti, chiedono a gran voce che si torni all’esperimento effettuato nel 2005 con lo stop diviso in due tranche intervallate da due settimane di pesca. “Era stato un ottimo esperimento – affermano molti dei marittimi – dal momento che le barche, comunque, venivano fermate per un mese ma, almeno, c’era la possibilità di garantire un minimo di approvvigionamento a ristoratori e commercianti aiutando così l’industria in uno dei momenti dell’anno più floridi per il mercato del pesce”. Un esperimento che, però, non è mai stato ripetuto.
Quest’anno il fermo biologico ha preso il via nei primi giorni di agosto e terminerà tra una manciata di giorni, martedì 2 settembre per la precisione. Ad andare in mare, in questo periodo, sono state soltanto le lampare alle quali è stato permesso di poter lavorare in attesa di un fermo biologico che, con tutta probabilità, potrebbe arrivare in autunno e potrebbe interessare soltanto loro. Tutte le altre imbarcazioni, ad ogni modo, in questo mese sono rimaste ferme ai box. (corriereadriatico.it)
|