Martinsicuro: garanzie sul parco marino

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Mercoledì, 6 Agosto 2008

 

MARTINSICURO – Parco o non parco? Questo il dilemma che scuote la costa vibratiana e nello specifico Martinsicuro. Il mare di Alba Adriatica resterà, infatti, zona D, cioè accessibile tanto alle turbosoffianti dei vongolari quanto ai bagnanti. Diversa la situazione di Martinsicuro dove si prevede una zona “A” di 600 metri di larghezza (fino a tre miglia dalla costa) in corrispondenza del biotopo. Si tratta di un’area a tutela completa, all’interno della quale non sarà possibile nemmeno farsi il bagno. Inclusi inoltre due tratti di mare: uno di tipo “B” a tutela parziale e uno “C”, con limitazioni non eccessive.

L’arrivo della “Goletta Verde” di Legambiente a Giulianova e le dichiarazioni rese dal sindaco, avevano impensierito i vongolari che ieri mattina hanno avuto un incontro d’urgenza con il primo cittadino e gli assessori preposti, cioè Massimo Vagnoni e Abramo Micozzi.

Nel corso del faccia a faccia i portavoce del Cogevo, capitanati da Giovanni Di Mattia, hanno espresso le loro perplessità sull’istituzione della riserva marina, come fatto in altre occasioni e hanno ribadito che il comune di Martinsicuro non deve “uscire” dal progetto. Semmai “non aderire”, visto che a parere dei vongolari nessuna adesione ufficiale è mai stata ratificata dall’amministrazione.

“Abbiamo chiesto al sindaco di pensarci bene – dice il presidente del Cogevo Giovanni Di Mattia - visto che è stata inviata tempo fa una nota al Ministero dell’Ambiente con la quale si domandavano rassicurazioni sulla possibilità di costruire il porticciolo alla foce del Tronto, di garantire la sopravvivenza della piccola pesca e dei vongolari, di consentire comunque il ripascimento morbido e di permette i lavori antierosione alle scogliere. Ma a questa nota non si è mai avuto risposta. E, di fronte a questa incertezza, è normale che ci preoccupiamo”.

In mattinata, però, Di Mattia ha ricevuto delle rassicurazioni dal primo cittadino e dai due assessori. Specie da Micozzi che ha sempre ribadito come l’ingresso sia subordinato a tutta una serie di questioni. Ultima la possibilità di non considerare area protetta la fascia di spiaggia dalla battigia alla strada, già di competenza del demanio.

“Bisogna informare la popolazione – dice Di Mattia -. La comunità deve conoscere il progetto e ogni suo pro e contro. Un consiglio aperto sull’argomento sarebbe l’ideale, meglio ancora se prima dell’approvazione della delibera in questione. Prendo atto comunque del sostegno di questa amministrazione alla nostra categoria”. La giunta ha, infatti, ammesso di spalleggiare la “piattaforma” del Cogevo, cioè tutta una serie di indicazioni fornite dai vongolari nel caso andasse in porto il progetto del Parco Marino. In primis 500mila euro per chi volesse dismettere la propria imbarcazione e 250mila per chi vende la licenza. (Gloria Caioni - corriereadriatico.it)

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