stagione agricola è limitata ad un breve periodo di
tempo del quale l´agricoltore deve profittare per
seminare e raccogliere, secondo un calendario
preciso, per poter nutrire la propria famiglia. Ma a
causa dei cambiamenti climatici, gli schemi
tradizionali stanno cambiando e i contadini non sono
più in grado di prevedere le date di semina e
raccolta».
Quest´anno le ondate di freddo hanno colpito già a marzo - aprile, quando di solito si presentavano a giugno, danneggiando fortemente le coltivazioni e soprattutto i pascoli dei lama e degli alpaca, per questo il governo di Lima ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza in 11 regioni del Perù su 25. I danni del friaje sono stati devastanti per i piccoli agricoltori che non hanno ancora raccolto nulla, e soprattutto per gli allevatori di alpaca delle Alte Ande che hanno visto i pascoli coprirsi di neve fuori stagione, che poi è gelata creando un danno irreversibile. E´ cosi che i camelidi affamati e indeboliti hanno cominciato ad ammalarsi.
Ma anche gli esseri umani non se la passano meglio: l´alimentazione degli allevatori di alpaca è costituita da "papa seca", cioè patate seccate e da un po´ di carne secca di alpaca o lama, un´alimentazione frugale che producono loro stessi nelle zone di fondovalle o che scambiano con la lana. Gli alpaca sono praticamente la loro vitae la loro unica fonte di guadagno.
La campagna di soccorso urgente per salvare gli alpaca è iniziata tra il 14 e il 19 luglio nelle comunità di Llillinta, Antacancha, Cacuya, Pichcahuasi, Pueblo Nuevo, Ingahuasi e Pelapata nella regione di Huancavelica. ed avrebbe già permesso di salvare il 50% dei 35.000 capi di bestiame tra alpaca, lama e pecore, venendo in aiuto ad oltre 200 famigli particolarmente vulnerabili. La Fao però mette in guardia: da settembre prevede «l´aumento della mortalità e morbilità dei camelidi della Sierra centrale e della Sierra del Sud in Perù, dove l´allevamento
di camelidi dipende dai pascoli naturali che hanno
subito gravi danni dovuti all´ondata di freddo». |