L'epidemia di Chikungunya, il virus di cui non si parla-va

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La zanzara tigre Il termine chikungunya in swahili significa "ciò che curva" o "contorce" e fu impiegato durante un'epidemia in Tanzania nel 1952, a causa delle limitazioni articolari dovute alle importanti artralgie che caratterizzano la malattia. Probabilmente, si era già avuta un'epidemia di chikungunya in Indonesia nel 1779. Da allora il virus è stato riconosciuto come responsabile di alcune epidemie in Asia ed Africa. Nel gennaio 2006 si è registrata un'epidemia nell'isola di Reunion, nell'Oceano Indiano.


L'agente eziologico è il virus chikungunya (CHIK), della famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È molto simile al virus O'nyong-nyong e al Sindbis. Il virus si trova in Africa, nelle isole dell'Oceano Indiano e nel Sud Est asiatico, fino alle Filippine e all'Indonesia. Il virus è trasmesso dalle zanzare Aedes aegypti, le stesse che trasmettono la febbre gialla e la dengue, e da varie specie del genere Culex. Nelle epidemie silvestri africane è trasmesso da Aedes africanus e da specie del genere Mansonia. Il ciclo silvestre è mantenuto da cercopitechi e babbuini.

Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni circa. Nella prima fase, che dura dai 6 ai 10 giorni, si hanno febbre, cefalea e importanti artralgie, che limitano molto i movimenti: i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili, in posizione antalgica. La febbre si risolve dopo 4 giorni. La seconda fase di 2-3 giorni è caratterizzata dalla comparsa di un esantema maculopapulare pruriginoso su tutto il corpo e dalla ricomparsa della febbre. Occasionalmente in questa fase possono aversi manifestazioni neurologiche, soprattutto nei bimbi piccoli (convulsioni). Raramente possono aversi miocardite e scompenso cardiaco acuto. Le rare complicanze emorragiche si registrano nelle epidemie asiatiche, ma non sono mai gravi come nella dengue: possono comparire petecchie, ma mai importanti sanguinamenti. La malattia si risolve spontaneamente, ma i dolori articolari possono persistere per mesi. La mortalità è bassa (0,4 per cento), ma è maggiore nei bimbi di meno di 1 anno di età (2,8 per cento) e aumenta negli anziani con altre patologie concomitanti.

 

Comparso per la prima volta in Tanzania circa 50 anni fa

 

Fino a qualche tempo  il virus interessava "solo" zone nell'area compresa tra Madagascar, le Comore, le Seychelles, Mauritius e soprattutto l'isola francese della Réunion. Centinaia di migliaia sono i casi accertati in questi paesi per cui venivano proposte campagne d'informazione a carattere "turistico" nei paesi occidentali per evitare il contagio nei periodi di vacanza.

 

2006 settembre - Il virus si presenta in modo più evidente anche in India (articolo della BBC). L'Istituto nazionale di virologia indiano dichaira che "L’epidemia attualmente in corso sembra essere più grave delle precedenti, perché sono più numerosi i pazienti che hanno sviluppato gravi complicazioni e morte. Una larga popolazione è a rischio di contagio, soprattutto i viaggiatori che provengono da zone nelle quali il virus non è presente"

 

2007 Marzo - Casi a Cuba e in Paraguay (fonti ufficiali dicono 15000 casi anche se fonti mediche dicono 10 volte tanto)

 

2007 Maggio - Anche in Gabon (Africa centrale)  oltre 5000 casi di infezioni. Test di verifica su campioni confermano che si tratta del virus Chikungunya

 

In Europa al momento il virus è attivo in Albania, Belgio, Bosnia, Francia, Grecia, Italia, Croazia, Montenegro, Olanda Svizzera, Slovenia e Spagna Albania

 

Consultation on Chikungunya risk assessment for Europe (Stoccolma marzo 2006)

 

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