L'agente eziologico è il virus chikungunya (CHIK), della
famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.
È molto simile al virus O'nyong-nyong e al Sindbis. Il
virus si trova in Africa, nelle isole dell'Oceano
Indiano e nel Sud Est asiatico, fino alle Filippine e
all'Indonesia. Il virus è trasmesso dalle zanzare Aedes
aegypti, le stesse che trasmettono la febbre gialla e la
dengue, e da varie specie del genere Culex. Nelle
epidemie silvestri africane è trasmesso da Aedes
africanus e da specie del genere Mansonia. Il ciclo
silvestre è mantenuto da cercopitechi e babbuini.
Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni circa. Nella
prima fase, che dura dai 6 ai 10 giorni, si hanno
febbre, cefalea e importanti artralgie, che limitano
molto i movimenti: i pazienti tendono a rimanere
assolutamente immobili, in posizione antalgica. La
febbre si risolve dopo 4 giorni. La seconda fase di 2-3
giorni è caratterizzata dalla comparsa di un esantema
maculopapulare pruriginoso su tutto il corpo e dalla
ricomparsa della febbre. Occasionalmente in questa fase
possono aversi manifestazioni neurologiche, soprattutto
nei bimbi piccoli (convulsioni). Raramente possono
aversi miocardite e scompenso cardiaco acuto. Le rare
complicanze emorragiche si registrano nelle epidemie
asiatiche, ma non sono mai gravi come nella dengue:
possono comparire petecchie, ma mai importanti
sanguinamenti. La malattia si risolve spontaneamente, ma
i dolori articolari possono persistere per mesi. La
mortalità è bassa (0,4 per cento), ma è maggiore nei
bimbi di meno di 1 anno di età (2,8 per cento) e aumenta
negli anziani con altre patologie concomitanti.
Comparso per la prima
volta in Tanzania circa 50 anni
fa
Fino a qualche tempo
il virus interessava "solo" zone nell'area compresa tra
Madagascar, le
Comore,
le
Seychelles,
Mauritius e soprattutto
l'isola francese della Réunion. Centinaia di migliaia
sono i casi accertati in questi paesi per cui venivano
proposte campagne d'informazione a carattere "turistico"
nei paesi occidentali per evitare il contagio nei
periodi di vacanza.
2006 settembre - Il
virus si presenta in modo più evidente anche in India (articolo
della
BBC).
L'Istituto nazionale di virologia indiano dichaira
che "L’epidemia
attualmente in corso sembra essere più grave delle
precedenti, perché sono più numerosi i pazienti che
hanno sviluppato gravi complicazioni e morte. Una larga
popolazione è a rischio di contagio, soprattutto i
viaggiatori che provengono da zone nelle quali il virus
non è presente"
2007 Marzo - Casi a Cuba
e in Paraguay (fonti ufficiali dicono 15000 casi anche
se fonti mediche dicono 10 volte tanto)
2007 Maggio - Anche in
Gabon (Africa centrale) oltre 5000 casi di
infezioni. Test di verifica su campioni confermano che
si tratta
del virus
Chikungunya
In Europa al momento il
virus è attivo in Albania, Belgio, Bosnia, Francia,
Grecia, Italia, Croazia, Montenegro, Olanda Svizzera,
Slovenia e Spagna Albania
Consultation on Chikungunya risk assessment for Europe
(Stoccolma marzo 2006)
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