Le località più colpite
sono, oltre ad Antofagasta, Arica, Iquique, Calama e
Copiapò, nella regione di Tarapacà.
Radio Cooperativa ha
segnalato che è stato evacuato l'aeroporto di
Antofagasta, e che sulla pista dello scalo sono apparse
profonde crepe.
A Lima, l'Istituto
geofisico del Perù (Igp) ha indicato che la scossa è
stata avvertita anche nelle regioni meridionali
peruviane, soprattutto nella zona di Tacna.
Anche a La Paz, in Bolivia, l'Osservatorio sismologico
di San Calixto, ha indicato un terremoto di 3 gradi di
intensità sulla scala modificata Mercalli, avvertito
nettamente a La Paz.
La direttrice dell'Ufficio
nazionale delle emergenze (Onemi), Carmen Fernandez, ha
sostenuto che "siamo di fronte ad un terremoto di grande
livello", elemento confermato anche in una prima
conferenza stampa dal ministro della Presidenza, Ricardo
Lagos Weber, che ha evocato "danni materiali in alcune
città" ed ha rivolto alla popolazione un appello alla
calma.
Le autorità cilene hanno
comunque per il momento escluso la possibilità di uno
tsunami, anche se hanno adottato misure di prevenzioni
in varie località sull'Oceano Pacifico.
Testimoni oculari hanno
descritto alle radio cilene il panico che si è
impadronito della gente che si e' riversata in strada.
"Se ne è andata
immediatamente via la luce - ha detto una donna a Radio
Bio Bio - ed anche i telefoni hanno smesso di
funzionare".
Un altro radioascoltatore ha raccontato da Antofagasta
che "c'e' stato un rumore sordo, la terra ha cominciato
a muoversi, si faceva fatica a camminare. Quando il
rumore è finito, la terra ha continuato ad oscillare".
Ricordiamo che solo un
anno fa si verificò la scossa
più forte degli ultimi 40 anni del paese di
magnitudo 7,9 gradi Richter che
in quel caso fua avvertita anche in Perù e Bolivia.
L'epicentro fu rilevato
nella zona di Tarapacà, sempre nel nord del Paese.
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