Energia solare, un piano per le «centrali»

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Mercoledì, 12 Dicembre 2007

In Spagna e in California sono realtà in crescita. Concentrano i raggi con uno specchio e la accumulano

ROMA - La speranza è che sia l'inizio di una svolta. Il Ministro per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha istituito una task force, guidata dal premio Nobel Carlo Rubbia, che dovrà avviare il solare termodinamico in Italia. O meglio, indicare la strada da percorrere per cercare di imitare altri Paesi europei, come la Spagna, la Germania, o alcuni stati degli Usa, come la California.

SPECCHIO - Non si tratta più soltanto di qualche pannello solare sui tetti (che pure dovrebbero essere molti di più). Il solare termodinamico a concentrazione utilizza collettori parabolici lineari e configura delle vere e proprie «centrali» elettriche, ma ovviamente pulite e senza emissioni. Da circa 20 anni sono in esercizio nove grandi impianti di questo tipo in California per una potenza elettrica complessiva di oltre 350 megawatt. In Europa la Spagna ha avviato dal 2004 un programma industriale per la realizzazione di una trentina di centrali per una potenza di 1.300 megawatt/ora. Ogni collettore parabolico di questi impianti è costituito da un riflettore di forma parabolica, ovvero uno specchio di vetro, in grado di concentrare i raggi solari su un tubo ricevitore nel fuoco della parabola. «La tecnologia - dice Rubbia - non è in competizione con il fotovoltaico, che e' una soluzione distribuita sul territorio, o con l'eolico. Questi sono invece grandi impianti capaci di accumulare energia» e di funzionare anche in condizioni meteo sfavorevoli. Tra l'altro, sottolinea Rubbia, per la costruzione di questi impianti non serve necessariamente un impegno economico da parte del governo: lo sviluppo di questa tecnologia può essere basata su un sistema di autofinanziamento da parte delle industrie. ( http://www.corriere.it/)

 

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