Agire ora. Il tempo per gli equivoci e' finito. Gli scienziati sono stati chiari. Il cambiamento climatico e' in atto. L'impatto e' reale. Serve, da qui al 2009, raggiungere un ''accordo globale'' tra paesi ricchi e quelli in via di sviluppo. Questo l'appello dell'Onu ai quasi 130 ministri presenti alla cerimonia di apertura della sessione politica della 13/a Conferenza internazionale Onu sui cambiamenti climatici (Cop13) in corso a Bali fino a venerdi'. Per l'Italia presente il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Ban Ki-moon ha detto di incoraggiare nei negoziati progressi concreti in entrambe le direzioni che riguardano la Convenzione sui cambiamenti climatici e il protocollo di Kyoto, piu' restrittivo e con target vincolanti, sottolineando l'importanza di lavorare sul rafforzamento dell'adattamento al cambiamento climatico, la lotta alla deforestazione e le tecnologie e non solo in vista del dopo 2012, quando finira' Kyoto, ma ''da subito''. E da qui un compito per i paesi industrializzati: continuare a ridurre le emissioni e incentivare i paesi a economie emergenti a fare altrettanto. Principio ispiratore, ha detto Ban Ki-moon, ''un'etica di giustizia''. Alla cerimonia di apertura ha partecipato anche il presidente della repubblica dell'Indonesia, Susilo Bambung Yudhoyono e il segretario generale della Convenzione sui cambiamenti climatici (Unfccc), Yvo de Boer. Eccezionali le misure di sicurezza con la polizia schierata ad ogni angolo e percorsi super protetti.(ANSA)
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