Bangladesh, 117 milioni di dollari per prevenire disastri

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Marted́, 4 Dicembre 2007

I delta dei fiumi del Bangladesh sono in prima linea sul fronte dei cambiamenti climatici e per mettere in sicurezza le zone in pericolo occorrono 117 milioni di dollari. Questi i calcoli pubblicati nel Rapporto sullo sviluppo umano 2007-2008 pubblicato dal Programma Onu sullo sviluppo (Undp). Mentre sono in corso i lavori del vertice internazionale sul clima di Bali, sono 2,5 milioni di persone a vivere l'incubo di un'inondazione nelle cosiddette ''char'', le aree piu' minacciate, isole e terre poco al di sopra del livello del mare nei delta dei fiumi Gange e Brahmaputra. La vita degli abitanti delle char e' strettamente legata ai fiumi, dove il territorio stesso viene continuamente eroso e ridefinito dall' acqua. La capacita' di adattamento in tutto il Paese e' fortemente condizionata dall'estrema poverta' della popolazione (il 23% e' la media del Bangladesh), ma nelle char la poverta' diventa estrema, arrivando all'80% della popolazione. Gli eventi piu' gravi, come le inondazioni del 1998, del 2004 e quella di quest'anno, distruggono la produzione agricola e le case su vasta scala. Attualmente il Chars Livelihood Programme prevede un progetto pilota mirato a rendere case e terreni ''a prova di inondazione'' contro alluvioni con ricorrenza probabile di vent'anni (al momento, gran parte delle case e' vulnerabile a eventi con ricorrenza probabile di due anni). L'obiettivo e' quello di erigere terrapieni per ospitare abitazioni per quattro famiglie ciascuna, piantando alberi ed erba a proteggere il suolo dall'erosione. Si forniscono inoltre pompe manuali e semplici latrine per garantire l'accesso all'acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari. Finora, spiega il Rapporto Undp, il programma ha dato una nuova abitazione a circa 56.000 abitanti delle isole char. Se si estendesse l'iniziativa a tutti, circa 2,5 milioni di persone, il costo del progetto sarebbe di circa 117 milioni di dollari, per un totale di 125.000 terrapieni. La stima e' che con ogni dollaro speso si possano tutelare 2-3 dollari di beni e prodotti che altrimenti andrebbero distrutti durante le inondazioni. (ANSA)

 

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